Ciabrelli: “Per la prima volta è stato fotografato in maniera dettagliata il territorio titernino”
Mendillo: “Percorso virtuoso importante anche in vista della nuova programmazione rurale”
C’è grande attesa per la presentazione dei risultati del progetto ‘Filocolture’, realizzato dal GAL Titerno nell’ambito del PSR Campania 2007-2013, Asse 4, Approccio LEADER, Misura 41, Sottomisura 411 per lo sviluppo delle filiere agroalimentari di eccellenza del territorio del Titerno e della Valle Telesina. L’incontro per la presentazione è in programma domani (venerdì 30 ottobre, con inizio alle ore 9.30) nella suggestiva cornice del Palazzo del Genio di Cerreto Sannita. ‘Filocolture’ si caratterizza come uno studio innovativo che si avvale del contributo di Università e Centri di Ricerca, finalizzato all’analisi e all’individuazione delle prospettive di sviluppo delle diverse filiere agroalimentari di eccellenza del territorio. Il progetto-pilota ha interessato particolarmente il settore olivicolo, conducendo comunque a risultati che si preannunciano di estrema importanza per attivare specifiche azioni di intervento per le diverse specificità agroalimentari del territorio, con l’obiettivo di incrementare la competitività delle aziende presenti sul territorio dei quindici Comuni che rientrano nei confini delle attività del GAL Titerno.
“Si tratta – spiega il presidente del Gal Titerno, Antonio Ciabrelli – di un lavoro importante soprattutto perché è servito a fotografare in maniera dettaglia e particolareggiata il territorio titernino. E’ questo un presupposto indispensabile per affrontare le tante sfide che si prospettano in materia di sviluppo delle filiere agroalimentari del Titerno e della Valle Telesina. A muovere la progettazione di ‘Filocolture’ è stata la necessità avvertita dal GAL Titerno di reperire ed elaborare informazioni al fine di svolgere un ruolo strategico. Siamo infatti fermamente convinti – aggiunge Ciabrelli – che proprio il conoscere, il saper leggere il territorio rappresenta un fattore necessario per poterne programmare lo sviluppo, per poter condizionare e veicolare il suo divenire. Rafforzano questa nostra convinzione gli stessi dati che sono emersi al termine del percorso, che si è avvalso di validissime competenze tecniche e scientifiche. Colpiscono non poco, infatti, le sostanziali divergenze che emergono se mettiamo a confronto la mappatura eseguita dalla minuziosa e scientifica lettura del territorio con i dati di ricerche ufficiali, di altri lavori istituzionali. Il lavoro condotto – conclude il presidente del GAL Titerno – costituisce una grande risorsa per lo sviluppo non solo della filiera olivicola, di cui si è interessata la progettazione pilota, ma di tutte le altre risorse tipiche di questo ricco territorio”.
“Quello che va fortemente sottolineato – dichiara l’amministratore delegato del GAL Titerno, nonché responsabile del progetto Elio Mendillo – è la metodologia fortemente innovativa. Il percorso progettuale ha infatti coinvolto differenti discipline, avvalendosi di riconosciute e affermate professionalità del settore della ricerca scientifica-tecnologica nei campi dell’ambiente, così come quelle delle tecniche agronomiche e delle discipline più prettamente economiche. Questo percorso si è sviluppato attraverso le analisi dirette sul campo, la descrizione e la classificazione dei prodotti e le interviste ai diversi attori protagonisti, dagli agricoltori ai frantoiani. Un percorso virtuoso – specifica Mendillo – che non ha precedenti sul nostro territorio e che deve rappresentare uno stimolo affinché la filiera olivicola titernina sia adeguatamente riconosciuta e tutelata come prodotto di nicchia, oltre che valorizzato come un prodotto socialmente ed economicamente rilevante. Parliamo di un comparto ambientale di grande valore, considerato che il Titerno si presenta come un territorio dove la coltura dell’olivo è presente da secoli. Parliamo di una coltura importante, come attestano le numerose varietà presenti, tutte caratterizzate da un alto profilo qualitativo. Eppure questa ricchezza – sottolinea il responsabile di ‘Filocolture’ – non si traduce nel giusto peso nel settore dell’economia reale della provincia e del Titerno in particolare. Ad accrescere l’importanza del lavoro che andiamo a presentare – aggiunge – è l’utilità che il progetto assume anche in vista della programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020: un momento che a nostro avviso rappresenta la sfida decisiva per i territori al fine di perseguire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Tutto questo è ancora più vero anche in considerazione del fatto che la nuova programmazione privilegerà le progettualità che si caratterizzeranno per incrementare la competitività di un territorio attraverso il trasferimento delle conoscenze , l’innovazione nelle qualità e nelle filiere agroalimentari, e non ultima la salvaguardia degli ecosistemi. Vale a dire – conclude Mendillo – proprio le parole chiave che hanno guidato il percorso di ‘Filocolture'”.