Filiere e Prodotti
Le produzioni di eccellenza del Titerno
IL VINO
Il Sannio rappresenta il cuore della viticoltura regionale, con i suoi 11.000 ettari di superficie vitata (circa il 37% del vigneto regionale), oltre il 40 % della produzione, vini DOC e IGT.
Tra gli anni ’60 e ’70 si è assistito ad un’espansione viticola favorita soprattutto dalla nascita delle grandi cantine sociali che assorbivano e trasformavano gran parte delle uve prodotte in provincia. Ciò coincideva anche con un’espansione del mercato del vino sostanzialmente indifferenziato che poco premiava la qualità e che induceva all’introduzione di cultivar nazionali (citiamo per tutte Malvasia e Trebbiano) con un grande potenziale quantitativo e poco rappresentative del territorio. Una tendenza che si è invertita in maniera consistente negli ultimi anni, stimolata anche dalla nascita di numerose nuove realtà che, consapevoli della necessità di differenziarsi in un mercato del vino sempre più globale, hanno svoltato verso produzioni di qualità medio-alta, facendo leva sulla presenza rilevante delle varietà autoctone che popolano i vigneti del Sannio: l’Aglianico,il vitigno più antico; la Falanghina, un bianco da invecchiamento dal verdolino al giallo dorato; il Barbera, un rosso a tutto pasto con bucce spesse e polpa croccante; il Piedirosso, una cultivar tipicamente campana; il Greco, un bianco dalle note minerali; il Fiano, versatile sugli abbinamenti con una frequente permanenza nelle botti di legno; la Coda di Volpe, con una buona morbidezza e una leggera sapidità)
L’OLIO
Nel Sannio beneventano la coltivazione dell’olivo si estende su circa 12.000 ettari di terreno. Si tratta di un’olivicoltura per gra parte di stampo tradizionale, dove sono frequenti uliveti ultrasecolari, con una notevole presenza di cultivar locali. Tra queste le più diffuse sono senza dubbio l’Ortice (l’oliva piccante) dai profumi intensi, l’Ortolana (l’oliva bella), molto apprezzata soprattutto per le caratteristiche organolettiche dell’olio ritenute eccellenti e la Racioppella (l’oliva a grappoli), dal gusto dolce, che originano oli extravergini dalle caratteristiche organolettiche ben riconoscibili e decisamente complementari fra loro.
ZOOTECNIA
La Provincia di Benevento rientra tra le aree di produzione del “Vitellone bianco dell’Appenino centrale” (IGP) e del Caciocavallo silano (DOP)
L’indicazione geografica protetta “Vitellone bianco dell’Appenino centrale” è riferita alle carni provenienti da bovini, maschi e femmine, esclusivamente di razza chianina, marchigiana e romagnola di età compresa fra i 12 e i 24 mesi.
Tali razze hanno, infatti, caratteristiche morfologiche comuni quali: la pigmentazione apicale nera (cute, musello, lingua e palato, ecc.), il mantello bianco (fomentino alla nascita e nei primi tre mesi vita), la struttura somatica. Presentano carni pregiate, particolarmente succulenti, oltre che nutrienti dal colore rosso vivo, grana fine, consistenti, sode ed elastiche al tempo stesso con piccole infiltrazioni di grasso (bianco) che solcano la massa muscolare.
Il Caciocavallo silano DOP è un formaggio semiduro, a pasta, filata, prodotto con latte di vacca di diverse razze. La crosta sottile, liscia, di marcato colore paglierino in superficie, può manifestare la presenza di leggere insenature dovute ai legacci. La pasta si presente omogenea o con lievissima occhiatura, di colore bianco o giallo paglierino. Il sapore è inizialmente dolce fino a diventare piccante a stagionature avanzata.
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LA MELA ANNURCA DELLA CAMPANIA (IGP)
L’Annurca, detta “la regina delle mele”, è una varietà molto antica, originaria dell’agro-puteolano. Il frutto dell’Annurca è piccolo, il peso medio è di 119 gr.; la forma è appiattita o sferoidale, la buccia è estesamente rossa con ampie striature ugualmente rosse che coprono il 40-70% della superficie, dove si trovano lenticelle piccole e poco evidenti, la cavità peduncolare è acuta e presenta una tipica area rugginosa.
La polpa è soda, potremmo dire croccante, al tempo stesso, succosa, aromatica con un rapporto zuccheri/acidi tale da conferirle un gusto particolarmente armonico.
Sotto il profilo nutrizionale, l’Annurca ha delle caratteristiche di privilegio rispetto ad altre mele. La sua acidulità, che è peculiare, è importantissima per le proprietà medicamentose.
LA CERAMICA ARTISTICA E TRADIZIONALE
L’arte della ceramica, una delle più affascinanti espressioni dell’arte del fuoco, si radica nel cuore dei paesi sanniti di Cerreto Sannita e San Lorenzello. La localizzazione dell’artigianato della ceramica nel territorio laurentino e cerretese è dovuta alla presenza non soltanto di argilla, ma anche di sabbia silicica, pietra di manganese, ossido di rame, zinco, stagno e ferro che servivano per produrre le polveri per i colori.
I temi decorativi più ricorrenti sono quelli naturalistici, paesistici, religiosi ed allegorici. Accanto alla produzione di ceramica decorata, c’è quella dei manufatti per uso domestico (piatti, pentole, pignatte, otri, anfore, ecc.), in genere smaltati solo all’interno per essere impermeabili e quindi utilizzabili come contenitori di cibo, acqua, olio e vino.
Ancora oggi, sebbene con modalità del tutto rinnovate, il sapere locale ha consentito la creazione di un humus culturale che ha permesso di mantenere viva questa antica tradizione.