“Alla ripresa dello sviluppo economico e sociale dell’Italia può contribuire una nuova strategia capace di toccare ogni regione del Paese, creando lavoro, realizzando inclusione sociale e riducendo i costi dell’abbandono del territorio: una strategia pensata per le Aree Interne” (“Strategia Nazionale per le Aree Interne: definizione, obiettivi, strumenti e governance”, dicembre 2013).
In tale ottica, gli Uffici regionali del Federalismo e della Programmazione Unitaria, con la collaborazione di Formez PA, hanno realizzato a Guardia Sanframondi (BN), una giornata di laboratorio per approfondire e condividere strumenti e procedure della Strategia per le Aree Interne.
L’incontro è stato concepito nell’ambito delle attività della “Linea 6 – Rafforzamento dei STS”- Asse VII POR FSE Campania 2007/2013, con cui la Regione Campania intende accompagnare i Comuni nel processo di associazionismo, al fine di formare un’organizzazione amministrativa locale più capace di esercitare le responsabilità di attuazione delle politiche e dei programmi comunitari e la gestione di servizi associati.
Il laboratorio, a cui hanno partecipato GAL Titerno, GAL Alto Tammaro e i Comuni tutti dei Sistemi Territoriali B3, B5 e B6, è stato il primo incontro nell’area Titerno-Alto Tammaro finalizzato a preparare i territori al processo partenariale che porterà all’individuazione della “Strategia per le Aree Interne” coerente con la strategia nazionale, così come definita dall’Accordo di Partenariato, in vista della nuova programmazione 2014-2020.
Oltre ad individuare le criticità presenti sul territorio relativamente ai servizi essenziali alla cittadinanza – trasporti, sanità, istruzione – e successivamente ad indicare quali potrebbero essere le priorità della strategia di sviluppo per il nostro territorio, quali la tutela attiva del territorio e le comunità locali, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali e il turismo sostenibile, i sistemi agro-alimentari, il risparmio energetico e le filiere locali di energia rinnovabile, il saper fare e l’artigianato, tutti i partecipanti hanno dato il proprio contributo in termini di esperienza di analisi territoriale e programmazione dello sviluppo locale.
Apprezzato l’intervento di Elio Mendillo, Amministratore Delegato del GAL Titerno, che raccontando le esperienze di progettazione per lo sviluppo locale per l’area del Titerno svolte fin alla fine degli anni ’90, in piena sintonia con quanto illustrato dal Prof. Giuseppe Marotta dell’Università degli Studi del Sannio, ha sottolineato come, da puntuali analisi territoriali, l’impoverimento demografico abbia fondamentalmente connotati di carattere economico: l’invecchiamento della popolazione è la misura dell’impoverimento industriale del territorio; pertanto, si riscontra che un asse viario di penetrazione che raccordi la valle con le zone collinari e montane, voluto fin dal 2009 dagli Enti Territoriali e mai completato, sia l’unica risposta logica per sopperire al fenomeno di de-industrializzazione diffusa, che di fatto ha interrotto importanti rotte culturali e commerciali tra il Titerno e l’Alto Tammaro. La riflessione del laboratorio di oggi sui servizi essenziali alla cittadinanza, ha quindi inevitabilmente richiamato l’attenzione sulla necessità di una efficiente rete di collegamento infrastrutturale e immateriale che faccia rivivere i territori delle aree interne. Mendillo ha, inoltre, evidenziato che la pianificazione di una strategia di territorio, credibile e congrua dal punto di vista dimensionale e settoriale, deve essere “condivisa” e arricchita da capacità di governance proprie, indipendentemente dalle asimmetrie spaziali e temporali determinate dai cicli elettorali o di mercato; il “Progetto di Territorio” deve rappresentare per una comunità locale il denominatore a cui tutti gli attori devono far riferimento.
L’appuntamento con tali tematiche è alle successive missioni tecniche che l’Ufficio Programmazione Unitaria della Regione Campania e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico hanno previsto sul territorio del Titerno e dell’Alto Tammaro per l’ulteriore avanzamento della Strategia per le Aree Interne.