Pontelandolfo ha origine nell'Alto Medioevo e la sua denominazione viene fatta risalire alla costruzione di un ponte voluta dal principe longobardo Landolfo.
L'Eccidio di Pontelandolfo e Casalduni
Pontelandolfo è ricordata per i tragici avvenimenti del 1861, quando una banda di briganti, capeggiata dal famigerato Cosimo Giordano, saccheggiò il paese ed uccise tre persone. Per sedare i disordini, furono inviati 45 soldati e 4 carabinieri che, attaccati dai briganti, si rifugiarono nella torre del castello. Essi tentarono una sortita verso il vicino paese di Casalduni dove, però, furono trucidati dai banditi. La reazione non si fece attendere: un battaglione di 500 bersaglieri incendiò e rase al suolo Pontelandolfo e, con processi sommari, fucilò tanti cittadini.
 
 


Il Castello
- Edificato nel XIV secolo, ha ben conservate la cinta muraria e la torre baronale, restaurata nel 1982, che domina l'intero centro abitato.

La Chiesa del SS. Salvatore


Palazzo Rinaldi


Il Museo dell'arte contadina
- Conserva attrezzi per la filatura della lana, utensili per il lavoro dei campi ed una collezione relativa al costume locale. L'ingresso è libero.

La Teglia
- una delle più grandi piazze della provincia, così chiamata per l'antica presenza di un grande tiglio. Al centro di essa si trova una fontana dell'800.

I Casali
- Nuclei rurali di origine tardo-settecentesca, ben conservati, testimonianza della civiltà contadina locale.

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