Posta nell’entroterra della Regione Campania, posizionata tra i fiumi Sabato e Calore, ha un passato ricco di storia, ove suggestivi e splendidi monumenti sono lì a testimoniare secoli e secoli di gloriosi eventi. E’ una città che può definirsi “museo a cielo aperto”.
Conosciuta come la città delle “Streghe” anche grazie al famoso liquore, la storia della magica città si sintetizza in tre periodi principali: Romano, Longobardo, Pontificio. Ogni periodo ha lasciato testimonianze storico – artistiche di notevole pregio. L’Arco Traiano, che si erge al centro della città, fu costruito tra il 114 e 117d.c. in onore dell’Imperatore Traiano, posto all’inizio della Via Traiana che abbreviava il percorso da Benevento a Brindisi; il Teatro Romano, voluto da Caracalla, famoso per la sua ottima acustica; l’Arco del Sacramento.
Nel periodo Longobardo, a seguito della caduta del Regno di Pavia fu elevata a Principato da Arechi II che, amante delle arti e della cultura, realizzò numerose opere architettoniche, quali la chiesa di S.Sofia con il suo bellissimo chiostro, la “Civitas Nova” con le sue mura perimetrali. La fine della dominazione Longobarda segna il passaggio di Benevento al dominio Pontificio: testimonianze architettoniche di tale periodo sono la maestosa Rocca dei Rettori, il Duomo, Palazzo Paolo V, Basilica di S.Bartolomeo, la Basilica della Madonna delle Grazie. Con l’Unità d’Italia, Benevento fu liberata dal dominio Pontificio e con decreto 25 ottobre 1860 di Giorgio Pallavicini fu dichiarata Provincia d’Italia.
Una visita merita l’Hortus Conclusus, nel giardino dell’ex convento S. Domenico, in piazza Guerrazzi, un insieme di significativi elementi scultorei dell’artista Domenico Paladino, configuranti un’unica opera compiuta.