La costruzione del Duomo ebbe inizio nel 1691. Consacrato al culto nel 1698, rovinò dopo la sua ultimazione e si dovette ricominciare daccapo con i soccorsi chiesti a papa Benedetto XIII in visita a Benevento. E’ a tre navate con 12 altari in marmo policromo. Si innalza tra il seminario e l’episcopio, con due campanili sormontati da semi cupole rivestite in giallo-verdi. La facciata in pietra calcarea locale, è opera probabile di Bartolomeo Tritta, autore anche dello scalone monumentale di S.Martino e della facciata della Chiesa di S.Maria.
L’interno, ricco di stucchi e cornici decorative, conserva rare tele di autori locali (A.De Leone, F.Gagliardo, M.Foschini) e di scuola Napoletana del settecento (De Falco, Amalfi, Fischetti, Palumbo, Morla). Gli splendidi monumenti marmorei, come il Paliotti dell’Altare Maggiore eseguito nel 1735 dal Pagano ad intarsio, tecnica assai piu’ elaborata dell’appariscente mosaico e gli stemmi di alcuni Vescovi la rendono una delle chiese piu’ interessanti dell’intera Diocesi. Nella cripta, non visitabile, sepoltura dei Vescovi.
Da vedere:
– Nella Cappella del SS.Sacramento: l’ultima Cena di Fischetti, dall’originale andamento verticale;
– Nel Presbiterio: Gesu’ tentato dal demonio e Gesu’ servito dagli angelo, affreschi di Francesco Palubo;
Pietra sepolcrale in marmo policromo intarsiato:
> Nella Cappella dell’Immacolato: i busti lignei di S.Anna e S.Giuseppe, capolavori di G. Gori;
> Nell’altare: reliquie di S.Palerio Vescovo di Telese(sec.IX), e del suo diacono S.Equizio.