La collegiata di San Martino è un’architettura religiosa sita nel centro storico di Cerreto Sannita.
Citata per la prima volta nel 972, costituiva una delle sei parrocchie di Cerreto antica. Il 22 febbraio 1544 il vescovo Alberico Giaquinto, consenzienti il conte Diomede III Carafa e l’universitas (amministrazione comunale dell’epoca), eresse la chiesa a collegiata, dotandola di un capitolo di undici canonici più l’arciprete e unificando le altre cinque parrocchie.
Rasa al suolo dal terremoto del 5 giugno 1688, fu ricostruita al centro del nuovo tessuto urbanistico voluto dal conte Marzio Carafa e da suo fratello Marino, grazie ai fondi messi a disposizione dall’universitas, dalla confraternita del Santissimo Corpo di Cristo e dai feudatari.
La collegiata, caratterizzata dalla scalinata lapidea esterna che si divide in quattro rami, con i suoi 2.000 m² di superficie, 58,50 metri di lunghezza, 32,40 di larghezza e 25 di altezza è la chiesa più ampia della diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti.[1] Al suo interno sono conservati numerosi dipinti del XVIII secolo, pregevoli statue lignee, alcuni pavimenti in ceramica cerretese antica, un organo ottocentesco in cassa barocca ed alcuni altari in marmi policromi intarsiati.