Inoltrandosi nel dedalo di stradine del centro storico di Pietrelcina, si giunge in Vico Storto Valle, dove un’epigrafe su una vecchia casa informa il visitatore di trovarsi dinnanzi alla umile dimora che diede i natali, nel lontano 25 maggio 1887, aFrancesco Forgione, al secolo Padre Pio.
Al civico 32, vi era la camera da letto dove il Santo venne alla luce, mentre al civico 28, attraverso un’entrata autonoma, si accede all’ambiente noto come “La cucina”, con il focolare e la sala da pranzo dove si svolgeva la vita domestica del piccolo Francesco.
Il focolare era il luogo che riuniva tutta la famiglia; alla luce della fiamma, si discorreva e si recitava il rosario dopo il duro lavoro nei campi. All’interno di questo vano, sono ancora conservati alcuni utensili dell’epoca, che raccontano della vita contadina di quegli anni.
Il luogo è particolarmente caro ai pellegrini, poiché in questa stanza Padre Pio, ancora bambino, già mostrava segni inconfondibili di quello che sarebbe divenuto il suo destino da adulto; qui ebbe le sue prime esperienze soprannaturali e sperimentò l’autoflagellazione. Inoltre, era solito dormire per terra usando una pietra come cuscino.