LA TORRE ANGIOINA
Il comune di Pontelandolfo ha come monumento rappresentativo una bella torre di difesa, costruita nel XII secolo, che, a dispetto della tranquillità e della vocazione artigianale e agricola della popolazione, testimonia un passato durante il quale furono numerosi gli episodi di guerra e brigantaggio crudeli sofferti da tutta la popolazione. La torre visibilmente più ampia alla base, ha cinque piani: nella parte inferiore si trova una tavernetta che ospitava un deposito di acqua, ai piani superiori, a cui in passato si accedeva attraverso un sistema di botole, si trovano le sale che ospitavano altri depositi di armi, gli alloggi militari e le stanze dei diversi feudatari proprietari del bastione di difesa. La torre era munita anche di un passaggio segreto, una via di fuga che dalla torre conduceva, dopo un percorso di circa 3 km. alla vicina Casalduni. La torre, che si erge al centro del paese, è alta 21 metri, ha mura spesse fino a 4,5 metri, un diametro massimo di 14 metri. In una monografia di Pontelandolfo di Daniele Perugini del 1878, alle voci "Mura" e "Fortezze" si legge rispettivamente: "Il paese era tutto circondato da mura, che in pochi punti si osservano ancora: in parte rovinarono coi tremuoti; e su di altre furono elevate abitazioni…" e " Cinque torri minori vi erano in continuazione delle mura, oltre la torre maggiore col castello che ne resta tra le due ultime porte; ma le mura dello stesso furon rovinate più volte dal fuoco e dai tremuoti, e finalmente dall'artiglieria di Ferdinando d'Aragona nel 1462. Questa torre è di gigantesca figura. Presenta una base del diametro di circa palmi 180. Alta palmi 76 su di cui altra torre circa 30 anni dietro vi fu inalzata dal possessore di essa D. Gaetano M.a Perugini di circa palmi 21. Le mura sono della doppiezza media di palmi 14. Al fondo vi era una cisterna per conservar acqua: divisa era in due piani, oggi quattro. E' sita nell'angolo nord-ovest del castello, di cui esistono le mura, e che rappresenta un parallelogramma i cui lati sono di palmi 110 per 80 circa. Nel terraneo di queste cisterne per conservare grani, e di una solidissima costruzione e di un mastice impenetrabile. Vi debbono essere ancora dei sotterranei, poiché in antico processo del 1500 leggiamo che il Capitanio comandante nel Comune ordinò, che alcuni individui fossero messi nel carcere Ducale ed altri ne' sotterranei del Castello de dicta terra. Le mura si mantengono solidissime ad onta dei secoli. La Torre maggiore è intatta, meno qualche merlo di cui è adorna la cima disporto triplice di circa palmi 6 caduto pei tremuoti".